Barolo Cascina Francia Giacomo Conterno 2009

Un vino già aperto e performante a bottiglia appena stappata. Sulle prime emergono note di sottobosco, di humus, qualche sentore di brodo di carne che ricorda il risveglio della domenica mattina quando la nonna si era alzata alle sei per mettere su il pentolone sulla stufa. Con il passare del tempo esce tutta l’autorevolezza che risponde al nome di Cascina Francia. La ciliegia sotto spirito, il succo di anguria, la scorza di arancia, il balsamico, la mentuccia, il fungo porcino. Roba che “sticazzi” racconta tutto il carattere di Serralunga nella potenza di fuoco di Conterno nel firmare le uve del Francia. Una bomba enologica che devasta, ti lascia spiazzato dalla bontà, ma con estrema eleganza. Quasi come un serial killer che non lascia traccia del suo passaggio. Dategli un quarto d’ora ed emerge la brace del camino spento in una mattina di dicembre ed un bouquet di erbe aromatiche pronte per la migliore delle preparazioni culinarie.
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Palato estremamente dinamico. Tannino graffiante, deciso, incisivo, mai asciutto tipico nell’annata 2009. Dire “ricamato all’uncinetto” è limitativo in questa fase per via del suo essere “pugno di ferro in guanto di velluto”, ma sono pochi i vini al mondo che sanno dosare potenza e controllo meglio di un pneumatico Pirelli. La persistenza gustativa è degna di un tappeto rosso sulla Croisette di Cannes durante il Festival del Cinema. Ma quello che non si farà scordare è il ricordo che rimarrà impresso nella memoria.
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Da raccontare ai nipoti.