Gli champagne dei piccoli produttori

É stata una serata davvero indimenticabile quella che Ivano Antonini ci ha fatto trascorrere alla delegazione Ais di Arezzo. La sua preparazione e chiarezza nelle spiegazioni, gli aneddoti e curiosità che ci ha riservato, la qualità e unicità degli champagne scelti che escono dalla media e dal percorso di molti degustatori, insomma é stato davvero un tripudio di bollicine. La sala strapiena è la nostra più grande soddisfazione.

E con Ivano stiamo già preparando qualcos’altro di altrettanto indimenticabile.

A presto

Qui il bellissimo articolo scritto da Benedetta Costanzo, presente alla serata.

Riesling: l’eredità dell’Alsazia

Una regione. Un vitigno. Un’azienda. Un’annata.

Grande serata quella andata in scena presso la delegazione di Vercelli dove si è parlato di Alsazia, sfatando il mito di vini grassi e dall’alto residuo zuccherino, che spesso mascherano le finezze stilistiche dei vini. Abbiamo affrontato il discorso Riesling di più espressioni a parità di annata e di una sola azienda, per comprendere appieno l’egregio lavoro compiuto dall’azienda Zind-Humbrecht, tra le più alte espressioni alsaziane, quando si parla di finezza, di longevità e di legame territoriale. Dal 2002 hanno introdotto l’indicazione in etichetta di un indice relativo al residuo zuccherino presente in un vino, per meglio aiutare il consumatore o il sommelier alle prese con gli abbinamenti. I vini della serata erano tutti indice 1, ovvero quelli più secchi e quindi la migliore chiave di lettura per l’interpretazione del terroir. Si è iniziato con una mineralità più scura e sassosa del Roche Roulée, contrapposta a quella più pungente e calcarea del Roche Calcaire. Poi è stata la volta dei mono cru; l’opulenza dell’Heimbourg agrumato e salino, la raffinatezza del Clos Windsbuhl situato accanto alla chiesa di Sainte Hune e che non ha nulla da invidiare al più noto “cugino” firmato Trimbach, per poi passare ai due grand cru aziendali. La maestosità granitica del Sommerberg di Niedermoschwihr che ha srotolato il tappeto rosso per la chiusura con l’Ürziger Würzgarten alsaziano chiamato Rangen De Thann. Zind-Humbrecht possiede la parcella Clos St. Urbain, esplosione aromatica per via delle forti pendenze e la commistione granitica, scistosa, calcarea e vulcanica del terreno. Un vino capace di sedersi al tavolo dei GC borgognoni.

Barbaresco Costa Russi Gaja 2016

98/100 – Barbaresco Costa Russi Gaja 2016

Ci troviamo nella parte sud di Barbaresco vicino al confine con il comune di Treiso. Qui troviamo la meravigliosa collina dove sono situati i cru di Roncaglie e Roncagliette. Una zona benedetta che tutto il mondo ci invidia, dai terreni composti da marne argillose-calcaree. Nella parte più alta della collina troviamo il vigneto del Sorì Tildìn, mentre nella parte più bassa è situato quello del Costa Russi, ad un’altitudine di circa 230 mt, una superficie di 4,35 e dove le piante hanno un’età di circa 70 anni. Questa differenza viene spesso sottolineata quando capita di assaggiarli in comparazione i due cru, a parità di annata. Tendenzialmente Costa Russi tende avere una profondità del frutto con una bacca più scura ed una tonalità più calda, mentre sull’allungo esce una speziatura già più marcata in gioventù, rispetto ad una balsamicità che è propria più del Sorì Tildìn.
L’annata 2016 gioca tuttavia un campionato a parte. E’ il millesimo che ogni viticoltore vorrebbe sempre avere in cantina. Le uve sono arrivate fino alla vendemmia seguendo un ciclo perfetto, senza sbavature, sane e dove la maturazione fenolica ha potuto raggiungere vette di eccellenza grazie ad un’estate dove il clima ha dato il meglio di sè. Nel giro di pochi minuti siamo passati nella sequenza degli assaggi, da un village dove le Roi ha messo in campo il suo bagaglio di esperienza per dare la migliore interpretazione in un millesimo difficile, ad un grand cru di grande annata, dove l’artista ha potuto contare su una tavolozza di colori per dare sfoggio della sua migliore bravura. Già quando scorre nel calice si vede che ostenta una veste delle grandi occasioni, di un rubino luminoso che lascia intendere i suoi propositi. Olfattiva raffinata, dalle tinte forti. Da un lato abbiamo quel frutto caldo, avvolgente, rassicurante e di una langarosità intrinseca che sfocia da tutti i pori. Il frutto a bacca rossa riscontrato nella ‘18, ha lasciato spazio al frutto più a bacca nera di questa ‘16. Come giustamente ci si dovrebbe aspettare da questo cru. Ma con l’ossigenazione ecco uscire un’altra parte, dove troviamo delle pennellate più “fredde”, note di ginepro e resina di pino, balsamiche all’eucalipto e di spezie più piccanti. Ecco cosa vuol dire la classicità di un grande millesimo langarolo su un cru come Costa Russi, capace di scombussolare i piani in fase di assaggio o dei preconcetti acquisiti sul campo. Manca giusto una virgola a questo vino per renderlo estremamente grande, quella dolcezza terziaria che solo con tempo e tanta pazienza potrà acquisire. Ma la strada è già tracciata. Il palato è un’esplosione autentica e passionale. Di grande profondità gustativa. Anche qui abbiamo la carezza calda del frutto che gioca con i bagliori balsamici. Una trama fitta, di tannini decisi ma di grande finezza. Spesso uso la metafora del tappeto rosso per dare idea di quanto raffinato possa essere un allungo post gustativo e anche in questo caso può essere tranquillamente srotolato, perché il vino difficilmente si farà dimenticare presto.

Serate di avvicinamento al vino

incominciamo anche con le degustazioni in esterna. 🙂

In collaborazione con il Village Grill Kitchen della Schiranna abbiamo pensato a tre date di degustazione.

Per la serata di martedì 23, avremo in degustazione i seguenti vini:

1-Prosecco Sup. DOCG Conegliano Valdobbiadene Extra Dry Le Vigne di Alice 2023

2-Trento DOC Brut Ferrari s.a.

3-Trento DOC Extra brut Cuvée Nr. 8 Etyssa 2019

4-Franciacorta DOCG Dosaggio Zero Ammonites Camilucci s.a.

5-Metodo Classico Brut Rosé Galanta Ruiz de Cardenas 2019

6-Champagne Brut Réserve Veilles Vignes Francis Orban s.a.

Per info e prenotazioni potete scrivere a me, oppure chiamare al numero 334 2180561.

Riesling: l’eredità dell’Alsazia

Giovedì 19 aprile sarò a Vercelli a guidare una degustazione di sei grandi Riesling, di una delle più prestigiose cantine alsaziane che risponde al nome di Zind-Humbrecht.

Sono stati scelti tutti dell’annata 2021, per mettere in risalto le caratteristiche dei differenti terroir, attraverso la lettura della degustazione a parità di millesimo.

Ancora pochi posti disponibili accedendo a questo link.

Ais VercelliAis PiemonteDomaine Zind-Humbrecht Turckheim